Edema maculare diabetico e degenerazione maculare umida, il CHMP raccomanda l’approvazione in UE di faricimab

Il CHMP raccomanda l’approvazione in UE di faricimab di Roche, il primo anticorpo bispecifico per la somministrazione intraoculare, per due delle principali cause di perdita della vista

  • Faricimab colpisce e inibisce due vie metaboliche coinvolte nella degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD) e nell’edema maculare diabetico (DME)
  • La raccomandazione del CHMP si basa sui risultati di quattro studi di fase III: TENAYA e LUCERNE sulla nAMD al primo anno, e YOSEMITE e RHINE sull’DME a due anni
  • I dati di tutti gli studi sulla nAMD e sul DME ad oggi disponibili hanno complessivamente dimostrato che oltre il 60% dei soggetti trattati con faricimab ha potuto prolungare l’intervallo tra un trattamento e l’altro fino a quattro mesi, migliorando e mantenendo la vista
  • Se approvato, faricimab offrirebbe il primo nuovo meccanismo d’azione da più di un decennio per i pazienti nell’UE con nAMD ed DME

Basilea, 25/07/2022 – Roche (SIX: RO, ROG; OTCQX: RHHBY) ha annunciato oggi che il Comitato per i Medicinali per Uso umano (CHMP) dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) ha adottato un parere favorevole raccomandando l’approvazione di faricimab per il trattamento della degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD) e della compromissione della vista dovuta a edema maculare diabetico (DME). Alla luce di questa raccomandazione, si attende a breve dalla Commissione Europea una decisione definitiva in merito all’approvazione di faricimab.

La AMD neovascolare e il DME sono due delle principali cause di perdita della vista, che insieme colpiscono oltre 40 milioni di persone in tutto il mondo.[1,2,3,4] Gli standard di cura attuali richiedono solitamente iniezioni intraoculari ogni 1-2 mesi.[5,6] Faricimab potrebbe allungare l’intervallo di tempo tra un’iniezione e l’altra fino a quattro mesi, migliorando e mantenendo la vista. [7,8, 9,10] Se approvato, offrirebbe il primo nuovo meccanismo d’azione da più di un decennio per i pazienti in UE affetti da queste malattie.[11,12]

La raccomandazione odierna rappresenta un importante passo avanti nella ridefinizione del trattamento per i pazienti in UE con nAMD e DME”, ha dichiarato Levi Garraway, M.D., Ph.D., Chief Medical Officer e Head of Global Product Development di Roche. “Grazie alla possibilità di ridurre il numero di iniezioni nel tempo, faricimab potrebbe offrire un regime di trattamento meno gravoso per i pazienti, i caregiver e i sistemi sanitari”.

La raccomandazione del CHMP si basa sui risultati di quattro studi di fase III: TENAYA e LUCERNE sulla nAMD al primo anno, e YOSEMITE e RHINE su DME a due anni. Gli studi hanno dimostrato che i soggetti trattati con faricimab a intervalli massimi di quattro mesi hanno ottenuto miglioramenti della vista non inferiori a quelli osservati con aflibercept somministrato ogni due mesi.[7,8,9] I dati di tutti e quattro gli studi sulla nAMD e su DME ad oggi disponibili hanno complessivamente dimostrato che oltre il 60% dei soggetti trattati con faricimab ha potuto prolungare l’intervallo tra un trattamento e l’altro a quattro mesi, migliorando e mantenendo la vista. [7,8,9,10] Faricimab è stato generalmente ben tollerato in tutti e quattro gli studi, con un profilo beneficio/rischio favorevole. [7,8,9]

Faricimab è il primo anticorpo bispecifico per le iniezioni intraoculari. Colpisce e inibisce due vie metaboliche comuni a varie patologie retiniche che minacciano la vista; agisce neutralizzando sia l’angiopoietina 2 (Ang-2) sia il fattore di crescita endoteliale vascolare A (VEGF-A). Faricimab è stato sviluppato per stabilizzare i vasi sanguigni attraverso l’inibizione indipendente di entrambe le vie di Ang-2 e VEGF-A, riducendo così l’infiammazione, il leakage e la crescita di vasi anomali (neovascolarizzazione) in misura maggiore rispetto all’inibizione del solo VEGF-A.[7] Questa stabilizzazione duratura dei vasi sanguigni potrebbe migliorare il contenimento della malattia e il mantenimento della capacità visiva più a lungo nel tempo.[7,8]

Roche prevede un solido programma di sviluppo clinico di fase III per faricimab. Il programma include AVONELLE-X, uno studio di estensione degli studi TENAYA e LUCERNE volto a valutare la sicurezza e la tollerabilità a lungo termine di faricimab nella nAMD, e RHONE-X, uno studio di estensione degli studi YOSEMITE e RHINE volto a valutare la sicurezza e la tollerabilità a lungo termine di faricimab in DME.[13,14] Inoltre sono anche in corso gli studi COMINO e BALATON volti a valutare l’efficacia e la sicurezza di faricimab in soggetti con edema maculare da occlusione venosa retinica. [15,16] Roche ha altresì avviato lo studio di fase IV Elevatum su faricimab nella popolazione di pazienti con DME sottorappresentate. [17]

Faricimab è già approvato in diversi paesi in tutto il mondo, compresi gli USA, il Giappone e il Regno Unito, per soggetti con nAMD e DME. [18,19,20]

Gli studi TENAYA e LUCERNE [7,10]

TENAYA (NCT03823287) e LUCERNE (NCT03823300) sono due studi identici di fase III, randomizzati, multicentrici, in doppio cieco e internazionali, volti a valutare l’efficacia e la sicurezza di faricimab rispetto ad aflibercept in 1.329 soggetti con degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (671 nello studio TENAYA e 658 nello studio LUCERNE).

Entrambi gli studi hanno soddisfatto l’endpoint primario: faricimab somministrato a intervalli massimi di quattro mesi ha costantemente dimostrato di offrire miglioramenti dell’acuità visiva non inferiori a quelli osservati con aflibercept somministrato ogni due mesi. Ambedue gli studi hanno valutato come endpoint secondario la percentuale di soggetti nel braccio faricimab che sono stati trattati con intervalli di somministrazione di tre o quattro mesi durante il primo anno. In particolare, nel primo anno, il 46% (n = 144/315) dei soggetti trattati con faricimab nello studio TENAYA e il 45% (n = 142/316) di quelli nello studio LUCERNE hanno potuto essere trattati ogni quattro mesi. Inoltre, rispettivamente il 34% (n = 107/315) e il 33% (n = 104/316) dei pazienti hanno potuto essere trattati ogni tre mesi. Complessivamente, durante il primo anno, quasi l’80% dei soggetti trattati con faricimab ha potuto essere trattato a intervalli di almeno tre mesi.

Faricimab è stato generalmente ben tollerato in entrambi gli studi, con un profilo beneficio/rischio favorevole. Negli studi TENAYA e LUCERNE, le reazioni avverse più comuni (≥ 3% dei partecipanti) includevano cataratta, emorragia della congiuntiva, mosche volanti nel vitreo, lacerazioni dell’epitelio pigmentato retinico, aumento della pressione intraoculare e dolore oculare. I risultati di sicurezza erano coerenti tra i bracci degli studi.

I dati a due anni degli studi TENAYA e LUCERNE sono stati presentati il 14 luglio al congresso scientifico annuale dell’American Society of Retina Specialists del 2022. Questi dati saranno presentati all’Agenzia europea dei medicinali a tempo debito.

Gli studi YOSEMITE e RHINE [8,9]

YOSEMITE (NCT03622580) e RHINE (NCT03622593) sonio due studi identici di fase III, randomizzati, multicentrici, in doppio cieco e internazionali, volti a valutare l’efficacia e la sicurezza di faricimab rispetto ad aflibercept in 1.891 soggetti con compromissione della vista dovuta a edema maculare diabetico (940 nello studio YOSEMITE e 951 nello studio RHINE).

Entrambi gli studi hanno soddisfatto l’endpoint primario: faricimab somministrato a intervalli massimi di quattro mesi ha costantemente dimostrato di offrire miglioramenti dell’acuità visiva non inferiori a quelli osservati con aflibercept somministrato ogni due mesi. Ambedue gli studi hanno valutato come endpoint secondario la percentuale di soggetti nel braccio faricimab “treat-and-extend” che hanno raggiunto intervalli di somministrazione di tre o quattro mesi. In particolare, alla fine del primo anno, il 53% (n = 151/286) dei soggetti nel braccio faricimab “treat-and-extend” nello studio YOSEMITE e il 51% (n = 157/308) di quelli nello studio RHINE hanno raggiunto intervalli di somministrazione di quattro mesi. Inoltre, rispettivamente il 21% e il 20% dei soggetti hanno raggiunto intervalli di somministrazione di tre mesi. A due anni, il numero di soggetti nel braccio faricimab “treat-and-extend” che hanno raggiunto intervalli di somministrazione di quattro mesi è aumentato al 60% (n = 162/270) nello studio YOSEMITE e al 64% (n = 185/287) nello studio RHINE. Inoltre, il 18% (n = 49/270) dei soggetti nello studio YOSEMITE e il 14% (n = 39/287) dei soggetti nello studio RHINE hanno raggiunto intervalli di somministrazione di tre mesi. Complessivamente, alla fine del secondo anno, quasi l’80% dei soggetti nel braccio faricimab “treat-and-extend” poteva essere trattato a intervalli di almeno tre mesi.

Faricimab è stato generalmente ben tollerato in entrambi gli studi, con un profilo beneficio/rischio favorevole. Negli studi YOSEMITE e RHINE, le reazioni avverse più comuni (≥ 3% dei partecipanti) includevano cataratta, emorragia della congiuntiva, mosche volanti nel vitreo, aumento della pressione intraoculare e dolore oculare. I risultati di sicurezza erano coerenti tra i bracci degli studi.

La degenerazione maculare legata all’età neovascolare

La degenerazione maculare legata all’età (AMD) è una patologia che colpisce la parte dell’occhio deputata alla visione centrale nitida e dettagliata, necessaria per attività come la lettura. [1,21] La AMD neovascolare o “umida” (nAMD) è una forma avanzata della malattia che, se non trattata, può provocare una grave e rapida perdita della vista. [22,23] Si sviluppa con la crescita incontrollata di nuovi vasi sanguigni anomali sotto la macula, che causano gonfiore, sanguinamento e/o fibrosi. [23] Circa 20 milioni di persone in tutto il mondo soffrono di nAMD, la causa principale di perdita della vista negli ultrasessantenni. Con l’invecchiamento della popolazione mondiale, la malattia colpirà un numero ancora più elevato di persone su scala globale. [1,2,24]

L’edema maculare diabetico

L’edema maculare diabetico (DME) è una patologia retinica che minaccia la vista e che, se non trattata, è associata a cecità e peggioramento della qualità della vita. [3,25] Il DME colpisce circa 21 milioni di persone in tutto il mondo e insorge quando vasi sanguigni danneggiati riversano liquidi nella macula, la zona centrale della retina deputata alla visione nitida e dettagliata, necessaria per attività come la lettura e la guida, causandone il rigonfiamento. [21,26] Si prevede che il numero di persone affette da DME crescerà con l’aumento della prevalenza del diabete. [27]

Faricimab [8]

Faricimab è il primo anticorpo bispecifico approvato per somministrazione intraoculare. Colpisce e inibisce due vie metabolicheconnesse a varie patologie retiniche che minacciano la vista; agisce neutralizzando sia l’angiopoietina 2 (Ang-2) sia il fattore di crescita endoteliale vascolare A (VEGF-A). Ang-2 e VEGF-A contribuiscono alla perdita della vista determinando destabilizzazione vascolare, che causa lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni permeabili e aumenta l’infiammazione. Faricimab è stato sviluppato per stabilizzare i vasi sanguigni attraverso l’inibizione delle vie di Ang-2 e VEGF-A.

Roche in oftalmologia
Roche si propone di preservare la capacità visiva minacciata dalle cause principali di perdita della vista tramite terapie all’avanguardia. Attraverso l’innovazione apportata alla scoperta scientifica in termini di nuovi potenziali bersagli farmacologici, medicina personalizzata, ingegneria molecolare, biomarcatori e sistemi di rilascio farmacologico continuo, l’azienda è impegnata a sviluppare le terapie adatte per i pazienti più indicati.

In ambito oftalmologico può vantare la più vasta pipeline di agenti per le affezioni della retina, guidata dalla scienza e basata sull’esperienza delle persone affette da malattie dell’occhio. Nella pipeline si trovano terapie geniche e trattamenti per l’atrofia geografica e altre malattie che minacciano la vista, comprese patologie rare ed ereditarie.

A disposizione di chi soffre di perdita della vista sono già disponibili trattamenti oftalmici innovativi. Ranibizumab 100 mg/mL per uso intravitreale tramite impianto oculare è il primo impianto oculare ricaricabile per la degenerazione maculare legata all’età neovascolare o “umida” (nAMD) approvato dalla Food and Drug Administration statunitense che rilascia in modo continuativo una formulazione personalizzata di ranibizumab nell’arco di diversi mesi. [28] Faricimab è il primo anticorpo bispecifico approvato per l’occhio diretto contro due vie metaboliche coinvolte in patologie retiniche. [8,17] Ranibizumab è il primo trattamento approvato per il miglioramento della vista in soggetti affetti da alcune patologie retiniche. [6]


 

 

References
[1] Bright Focus Foundation. Age-Related Macular Degeneration: Facts & Figures. [Internet; cited July 2022]. Available from: https://www.brightfocus.org/macular/article/age-related-macular-facts-figures.

[2] Connolly E, et al. Prevalence of age-related macular degeneration associated genetic risk factors and 4-year progression data in the Irish population. Br J Ophthalmol. 2018;102:1691–5.

[3] Yau JWY, et al. Global prevalence and major risk factors of diabetic retinopathy. Diabetes Care. 2012;35:556-64.

[4] Heier JS, et al. The Angiopoietin/Tie pathway in retinal vascular diseases: a review. Retina-J Ret Vit Dis. 2021;41:1-19.

[5] Arnold et al. Two-year outcomes of “treat and extend” intravitreal therapy for neovascular age-related macular degeneration. Ophthalmology. 2015;122:1212-19.https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00010-1.

[6] Peto et al. Treatment patterns and persistence rates with antivascular endothelial growth factor treatment for diabetic macular oedema in the UK: A realworld study. Diabetic Medicine. 2022;39:14746.

[7] Heier, et al. Efficacy, durability, and safety of intravitreal faricimab up to every 16 weeks for neovascular age-related macular degeneration (TENAYA and LUCERNE): two randomised, double-masked, phase 3, non-inferiority trials. The Lancet. 2022; https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00010-1.

[8] Wykoff et al. Efficacy, durability, and safety of intravitreal faricimab with extended dosing up to every 16 weeks in patients with DME (YOSEMITE and RHINE): two randomised, double-masked, phase 3 trials. The Lancet. 2022; https://doi.org/10.1016/S0140-6736(22)00018-6

[9] Wells JA, et al. Faricimab in Diabetic Macular Edema: Two-Year Results From the Phase 3 YOSEMITE and RHINE Trials. Presented at: Angiogenesis, Exudation and Degeneration 2022; 2022 February 12

[10] Khanani A, et al. Faricimab in Neovascular Age-Related Macular Degeneration: Year 2 Efficacy, Safety, and Durability Results From the Phase 3 TENAYA and LUCERNE Trials. Presented at: 2022 American Society of Retina Specialists Annual Scientific Meeting; 2022 July 14.

[11] FDA. Highlights of prescribing information, Lucentis. 2006

[12] FDA. Highlights of prescribing information, Macugen. 2004

[13] Clinical Trials.gov. A study to evaluate the long-term safety and tolerability of faricimab (RO686746) in participants with neovascular age-related macular degeneration (AVONELLE-X). [Internet; cited July 2022]. Available from: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04777201

[14] Clinical Trials.gov. A study to evaluate the long-term safety and tolerability of faricimab (RO686746) in participants with diabetic macular edema (Rhone-X). [Internet; cited July 2022]. Available from: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04432831.

[15] Clinical Trials.gov A study to evaluate the efficacy and safety of faricimab in participants with macular edema secondary to central retinal or hemiretinal vein occlusion (COMINO). [Internet; cited July 2022]. Available from: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04740931.

[16] Clinical Trials.gov A study to evaluate the efficacy and safety of faricimab (RO6867461) in participants with macular edema secondary to branch retinal vein occlusion (BALATON). [Internet; cited July 2022]. Available from: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT04740905.

[17] Clinical Trials.gov. A study to investigate faricimab treatment response in treatment-naïve, underrepresented patients with diabetic macular edema (ELEVATUM). [Internet; cited July 2022]. Available from: https://clinicaltrials.gov/ct2/show/NCT05224102.

[18] FDA. Highlights of prescribing information, Vabysmo. 2022.

[19] MHRA approves faricimab through international work-sharing initiative. [Internet; cited July 2022]. Available from: https://www.gov.uk/government/news/mhra-approves-faricimab-through-international-work-sharing-initiative.

[20] Chugai Obtains Regulatory Approval for Vabysmo, the First Bispecific Antibody in Ophthalmology, for Neovascular Age-related Macular Degeneration and Diabetic Macular Edema. [Internet; cited July 2022]. Available from: https://www.chugai-pharm.co.jp/news/cont_file_dl.php?f=220328eVabysmo_DME_nAMD_approval.pdf&src=[%0],[%1]&rep=130,909

[21] All About Vision. Macula Lutea. [Internet; cited July 2022]. Available from: https://www.allaboutvision.com/resources/macula.

[22] Pennington KL, et al. Epidemiology of age-related macular degeneration (AMD): associations with cardiovascular disease phenotypes and lipid factors. Eye and Vision. 2016;3:34.

[23] Little K, et al. Myofibroblasts in macular fibrosis secondary to neovascular age-related macular degeneration-the potential sources and molecular cues for their recruitment and activation. EBioMedicine. 2018;38:283-91.

[24] Wong WL, et al. Global prevalence of age-related macular degeneration and disease burden projection for 2020 and 2040: a systematic review and meta-analysis. Lancet Glob Health. 2014;2:106–16.

[25] Park SJ, et al. Extent of exacerbation of chronic health conditions by visual impairment in terms of health-related quality of life. JAMA Ophthalmol. 2015;133:1267-75.

[26] National Eye Institute. Facts about diabetic eye disease [Internet; cited July 2022]. Available from: https://nei.nih.gov/health/diabetic/retinopathy.

[27] Liu E, et al. Diabetic macular oedema: clinical risk factors and emerging genetic influences. Clin Exp Optom. 2017;100:569-76.

[28] FDA. Highlights of prescribing information, Susvimo. 2021

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