Malattia di Pompe: priority review della FDA per avalglucosidasi alfa

La data prevista per la decisione finale da parte della FDA su avalglucosidasi alfa, terapia enzimatica sostitutiva sperimentale, è il 18 maggio 2021
Il dossier si basa sui risultati positivi di due studi clinici, uno in pazienti con malattia di Pompe ad esordio infantile e uno in pazienti con malattia ad esordio tardivo
Avalglucosidasi alfa ha ottenuto dalla FDA le designazioni di Breakthrough Therapy e Fast Track per il trattamento della malattia di Pompe
Sono 3.500 le persone affette da malattia di Pompe, rara patologia muscolare degenerativa, negli Stati Uniti
Questo traguardo rinforza l’impegno di oltre vent’anni nei confronti della comunità delle persone con malattia di Pompe.

Milano, 23 novembre 2020 – La Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha accettato di esaminare con procedura prioritaria (priority review) la domanda di licenza per farmaci biologici (Biologics License Application – BLA) per avalglucosidasi alfa come terapia enzimatica sostituiva di lungo periodo per il trattamento di pazienti con malattia di Pompe (deficit di α-glucosidasi acida). La data prevista per la decisione finale da parte della FDA è il 18 maggio 2021.

Avalglucosidasi alfa è una terapia enzimatica sostituiva sperimentale disegnata per migliorare il rilascio dell’enzima alfa-glucosidasi acida (GAA) nelle cellule muscolari e, una volta approvata, potrebbe diventare un nuovo potenziale standard di trattamento per la malattia di Pompe.

In ottobre, l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha accettato di esaminare la richiesta di autorizzazione alla commercializzazione (Marketing Authorization Application) per avalglucosidasi alfa come terapia enzimatica sostitutiva di lungo periodo per il trattamento di pazienti con malattia di Pompe. L’agenzia regolatoria del Regno Unito – Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency – ha conferito la designazione di Promising Innovative Medicine ad avalglucosidasi alfa.

I segni distintivi della malattia di Pompe sono il deterioramento inarrestabile e debilitante dei muscoli, che causa una diminuzione della funzione respiratoria e della mobilità”, ha affermato Karin Knobe, Head of Development for Rare Diseases and Rare Blood Disorders di Sanofi. “Avalglucosidasi alfa è specificamente progettata per rilasciare un quantitativo maggiore di enzima GAA nei lisosomi delle cellule muscolari. Siamo molto incoraggiati dai risultati positivi degli studi clinici in pazienti con malattia di Pompe ad esordio tardivo e infantile.”

La malattia di Pompe è una rara patologia muscolare degenerativa che può avere un impatto sulla capacità di una persona di muoversi e respirare. Si stima che interessi circa 3.500 persone negli Stati Uniti e può manifestarsi ad ogni età, dall’infanzia all’età adulta.1

1 https://rarediseases.org/rare-diseases/pompe-disease/

La BLA si basa sui risultati positivi di due studi clinici:

  • Lo studio clinico registrativo di fase 3 COMET, in doppio cieco, testa a testa, che ha valutato sicurezza ed efficacia di avalglucosidasi alfa rispetto ad alglucosidasi alfa (standard di cura) in pazienti con malattia di Pompe ad esordio tardivo. I risultati di questo studio sono stati presentati lo scorso giugno durante una sessione scientifica virtuale ospitata da Sanofi e a ottobre durante i congressi virtuali della World Muscle Society e della American Association of Neuromuscular and Electrodiagnostic Medicine.

  • Lo studio clinico di fase 2 mini-COMET, che ha valutato sicurezza ed efficacia di avalglucosidasi alfa in pazienti con malattia di Pompe ad esordio infantile precedentemente trattati con alglucosidasi alfa. I risultati di questo studio sono stati presentati a febbraio 2020 durante il WORLDSymposium

Il meccanismo d’azione di avalglucosidasi alfa

La malattia di Pompe è una patologia di origine genetica causata dalla mancanza o dal malfunzionamento dell’enzima lisosomiale alfa-glucosidasi acida (GAA), che comporta l’accumulo di zuccheri complessi (glicogeno) nelle cellule dei muscoli di tutto il corpo. Questo accumulo porta a un danno irreversibile ai muscoli stessi, inclusi i muscoli respiratori come il diaframma, che consente la respirazione, o muscoli scheletrici, che consentono il movimento.

Per ridurre l’accumulo di glicogeno, l’enzima GAA deve essere trasportato nei lisosomi all’interno delle cellule muscolari. La ricerca guidata da Sanofi si è concentrata sulle modalità per migliorare il rilascio di GAA nei lisosomi delle cellule muscolari agendo sul recettore del mannosio-6-fosfato (M6P) che svolge un ruolo chiave nel trasporto di GAA.

Avalglucosidasi alfa è disegnata con una quantità circa 15 volte superiore di masnnosio-6-fosfato rispetto ad alglucosidasi alfa e mira a migliorare l’assorbimento degli enzimi cellulari e aumentare lo smaltimento del glicogeno dai tessuti coinvolti.1 La rilevanza clinica di questa differenza non è ancora stata confermata.

Avalglucosidase alfa è attualmente oggetto di studi clinici, pertanto la sua sicurezza ed efficacia non sono state ancora valutate da alcuna autorità regolatoria in tutto il mondo.

1 Zhou Q. Bioconjug Chem. 2011 Apr 20;22(4):741-51

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