Un coro di auguri di buon lavoro a Nicola Magrini nuovo Direttore Generale AIFA

Roma 16 gennaio 2020. E’un coro di auguri quello che giunge al nuovo direttore generale dell’AIFA Nicola Magrini , ad iniziare dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani  (FOFI) che con il Presidente  Andrea Mandelli a nome dei farmacisti italiani offre sin da subito la massima collaborazione affermando che: “La sua lunga esperienza in ambito nazionale e internazionale sarà preziosa per proseguire e sviluppare l’attività dell’Agenzia, che è chiamata ad affrontare la spinta sempre più forte dell’innovazione farmacologica e la sfida costante della sostenibilità delle cure.

All’esperienza professionale del nuovo direttore AIFA  fanno riferimento anche le parole del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi: “Sono certo che Magrini, grazie alla sua prestigiosa esperienza professionale, potrà affrontare con rinnovata determinazione le numerose attività dell’Agenzia per l’accesso alle terapie, la sostenibilità della Sanità e la valorizzazione del sistema industriale del Paese.Le imprese del farmaco continueranno da parte loro a impegnarsi, a investire nel Paese in Ricerca, Innovazione e Produzione, a offrire sempre nuove risposte terapeutiche e a contribuire alla crescita dell’economia e dell’occupazione.In questa logica sono disponibili per la definizione, nel rispetto dei ruoli, di una nuova governance che possa garantire l’equilibro tra sostenibilità e innovazione.Sono anche sicuro che il neo Direttore proseguirà il dialogo costruttivo positivamente avviato con l’industria farmaceutica.Più che mai ora, in un mondo in veloce evoluzione, è infatti importante un’azione sinergica di Istituzioni, imprese, pazienti, medici e tutti gli altri attori della salute.

Per il presidente di Federfarma Marco Cossolo gli auguri di buon lavoro al direttore Magrini, arrivano nella certezza che con l’incarico appena assunto:”potrà contribuire efficacemente ad affrontare i gravosi impegni in capo alla Agenzia, anche in relazione all’attuazione del Patto della salute e in particolare alla governance dei farmaci. Le farmacie sono disponibili a collaborare per continuare a garantire una distribuzione efficiente sul territorio e per implementare il monitoraggio dell’aderenza alle terapie, una procedura che agevola un più razionale uso delle risorse destinate al farmaco, con ricadute positive sulla salute dei cittadini.”

Non mancano le congratulazioni di Francesco Purrello Presidente SID (Società Italiana di diabetologia) pronto a fornire supporto scientifico all’Agenzia, nonché la piena disponibilità collaborativa anche da parte di Paolo Di Bartolo, Presidente nazionale AMD con un augurio mirato nell’ottica di migliorare su tutto il territorio nazionale l’accesso alle terapie e garantire la centralità della persona con diabete”.

“Oggi più che mai – afferma Di Bartolo – i farmaci ‘innovativi’ rappresentano un valore e non un mero costo nella gestione di questa patologia cronica così impattante. Per la prima volta, nel mondo diabete, abbiamo la disponibilità di terapie che hanno dimostrato di ridurre il rischio di complicanze cardiovascolari e renali, di mortalità e di ospedalizzazioni. Auspichiamo pertanto un superamento della visione ‘a silos’ della spesa per i farmaci dal punto di vista della valutazione dell’impatto economico, poiché i farmaci non possono più essere considerati come una semplice ‘voce di spesa’ a sé stante, ma come elemento che concorre in modo decisivo all’efficacia del percorso di cura nel suo complesso”.

“Il miglior augurio che possiamo inviare al nuovo Direttore Generale dell’Agenzia – conclude Di Bartolo – è quello di riuscire a concorrere in modo sostanziale al superamento delle disparità di accesso ai farmaci innovativi ancora evidenti nel nostro Paese. Una non pari opportunità di cura, spesso su base regionale, che dipende non solo dalle differenti politiche di rimborso delle terapie adottate dalle singole Regioni, ma anche dall’impossibilità di prescrizione delle ‘nuove’ terapie da parte della medicina generale. Siamo dunque disponibili e aperti al dialogo con AIFA, nel comune intento di garantire a tutte le persone con diabete le prestazioni migliori e un’assistenza più equa, in tutto il Paese”.

Maria Elisabetta Calabrese

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