BIOTECH E RICERCA: IL FUTURO DELL’INNOVAZIONE PARTE DA NAPOLI

Napoli, con la sua vivace tradizione scientifica e una rinnovata attenzione agli investimenti in ricerca, sta emergendo come una promettente porta d’ingresso per l’innovazione biotecnologica in Italia e nel Mediterraneo. Oltre alla storica reputazione di culla della cultura e della cucina, la città sta costruendo un ecosistema di scienza, imprenditoria e istruzione che può accelerare lo sviluppo di nuove terapie, strumenti diagnostici e linee di produzione sostenibile. E’ in questa cornice che si colloca l’annuncio che giovedì 11 settembre 2025, alle ore 16.45, presso la Scuola di Medica e Chirurgia dell’Università Federico II a Scampia (Napoli), si terrà un talk dedicato a “L’innovazione nel campo delle biotecnologie”, organizzato dal Comitato Nazionale Neapolis 2500 nel contesto della Conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli Esperti agricoli, promossa dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale con il coordinamento del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Ad aprire i lavori sarà il Professor Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II e Dottor Salvatore Longobardi che, in qualità di membro del Comitato Nazionale Neapolis 2500, promuove attivamente lo sviluppo e l’innovazione in ambito biotecnologico, motori di crescita per il Mezzogiorno e per l’intero Paese.

“La scelta di Scampia come sede dell’incontro non è casuale: è segno di un tempo nuovo, in cui le periferie non chiedono più di essere incluse, ma vogliono affermarsi come protagoniste, diventando motore di crescita e di futuro. Scampia, Agritech, il polo tecnologico della Federico II a San Giovanni a Teduccio e l’Istituto Italiano di Tecnologia sono modelli virtuosi di formazione, trasferimento tecnologico e attrazione di investimenti. Qui l’innovazione nasce dall’incontro e dalla contaminazione di culture, comunità e imprese che insieme sono capaci di trasformare fragilità in opportunità”, commenta Salvatore Longobardi.

Tra i temi al centro del dibattito, l’approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale (Smart Health e One Health), il coordinamento tra hub scientifici per la valorizzazione dei brevetti e l’accesso ai finanziamenti per la prototipazione biotech. E la necessità di costruire un ecosistema capace di trattenere i talenti formati, trasformare le idee in soluzioni di mercato e rafforzare il legame tra ricerca, impresa e territorio.

Nel corso del talk moderato da Alessandra Guidi, Addetto scientifico a Pechino, interverranno:

  • Vincenzo Cerullo, Direttore DRP, Professore di Immunologia presso l’Università di Helsinki e Napoli Federico II, Fondatore di VALO Therapeutics
  • Giovanni Esposito, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, Università Federico II
  • Fabio Fava, Professore di Biotecnologie industriali e ambientali, Università di Bologna, Coordinatore del Gruppo Nazionale Bioeconomia della Presidenza del Consiglio
  • Paolo Netti, Direttore, Istituto Italiano di Tecnologia
  • Pierluigi Paracchi, AD e co-fondatore, Genenta Science
  • Pierluigi Petrone, AD, Petrone Group, Associato Farmindustria
  • Maria Cristina Porta, Direttore Generale, Fondazione Enea Tech e Biomedical


L’annuncio di questo incontro apre nuovi scenari: il futuro dell’innovazione biotech potrebbe beneficiare enormemente dall’ecosistema napoletano, se si rafforzano partnership tra istituzioni, aziende e comunità accademica, mettendo Napoli al centro di una rete globale per la salute, la sostenibilità e la prosperità tecnologica.

M. Elisabetta Calabrese