- La stratificazione per rischio cardiovascolare di 1,3 milioni di cittadini dell’ASL Roma 2, realizzata grazie al protocollo d’intesa tra l’ASL Roma 2 e Novartis, ha rilevato 145.000 persone a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare, di cui 41.800 a rischio alto e molto alto.
- Circa il 40% dei cittadini a rischio elevato non ha mai effettuato alcuna visita cardiologica e il 15% non ha mai monitorato il colesterolo: secondo i dati scientifici un miglioramento del follow-up porterebbe a ridurre la mortalità dal 9,3% al 2,1%. Dai risultati dell’analisi è scaturito il percorso di salute avviato dalla ASL Roma 2 che ha inaugurato un ambulatorio dedicato alle dislipidemie presso l’Ospedale Sandro Pertini.
- La collaborazione tra l’ASL Roma 2 e Novartis è volta all’identificazione di strategie concrete di prevenzione e presa in carico attiva di quei pazienti che, trascurando i controlli periodici, restano invisibili al sistema sanitario e sono più esposti a eventi cardiovascolari gravi.
- Questa collaborazione si aggiunge a quella già in corso nell’ambito cardiovascolare in Toscana, Campania, Sicilia, Piemonte e rientra nell’impegno di Novartis al fianco di tutti gli attori del sistema salute per supportare l’evoluzione del SSN verso nuovi modelli di medicina basata sul valore, che permettano di realizzare il binomio tra innovazione e sostenibilità.

Milano, 4 Settembre 2025 – Sono 145.000 le persone a rischio di sviluppare un evento cardiovascolare nella ASL Roma 2, di cui 41.800 a rischio alto e molto alto, ma circa il 40% di loro non ha effettuato alcuna visita cardiologica e il 15% non ha mai monitorato il colesterolo. È quanto emerge dai risultati della stratificazione realizzata in circa 1.3 milioni di cittadini della ASL[i] nell’ambito del protocollo d’intesa tra l’ASL Roma 2 e Novartis, focalizzato sulle dislipidemie. L’accordo, siglato nel 2022 con una lettera di intenti con la Regione, ha l’obiettivo di esplorare strategie volte a ridurre l’impatto delle patologie cardiovascolari, che rappresentano la prima causa di morte in Regione. Nell’ambito del progetto, Novartis ha messo a disposizione le proprie competenze applicandole a informazioni anonime e aggregate, nel pieno rispetto della privacy dei cittadini. Secondo le stime[ii], in Lazio sono oltre 110mila le persone con colesterolo LDL che non si controllano regolarmente: a partire dai risultati della stratificazione del rischio cardiovascolare, la ASL Roma 2 ha delineato uno specifico percorso di salute, con l’apertura presso l’Ospedale Sandro Pertini di un ambulatorio dedicato alle dislipidemie per rispondere ulteriormente ai bisogni dei cittadini e attuare interventi di prevenzione secondaria per ridurre il rischio cardiovascolare.
“L’iniziativa messa in campo dalla ASL Roma 2 per le persone a rischio cardiovascolare e l’apertura di un ambulatorio dedicato alle dislipidemie sono molto importanti, peraltro nell’Azienda Sanitaria Locale con più popolazione nel Lazio e in Italia: un milione e trecentomila abitanti. La prevenzione e la presa in carico sono le strade maestre da perseguire, per ridurre gli accessi impropri al pronto soccorso ma anche, nel caso specifico di questa importante campagna, la mortalità e le ospedalizzazioni legate alle patologie cardiovascolari. – afferma Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio – Questa campagna, utile alla stratificazione del rischio cardiovascolare per circa 145 mila assistiti della ASL Roma 2, dimostra come la sinergia tra un’azienda sanitaria pubblica e una grande azienda farmaceutica, come Novartis, possa dare dei risultati di assoluta rilevanza per i cittadini della nostra Regione. È fondamentale, ora, continuare su questa strada: la prevenzione in sanità non è un costo ma costituisce un investimento, in particolare in termini di salute e benessere”.
L’ambulatorio rappresenta un nuovo modello di medicina basata sul valore, per affrontare in modo concreto le sfide cruciali della sanità, migliorando la presa in carico dei pazienti a rischio cardiovascolare e contribuendo alla sostenibilità del sistema sanitario, come commenta il Prof. Antonino Granatelli, direttore dell’Unità Operativa Complessa Cardiologia dell’ospedale Sandro Pertini Asl Roma 2: “I risultati emersi dal progetto mettono in evidenza l’urgenza di intervenire con un follow-up mirato sui pazienti a rischio cardiovascolare elevato, che presentano peggiori condizioni di salute rispetto alla media della popolazione. Grazie alla stratificazione del rischio cardiovascolare, realizzata nell’ambito del protocollo d’intesa tra la ASL Roma 2 e Novartis, abbiamo la possibilità di intervenire in modo mirato e per questo abbiamo delineato uno specifico percorso di salute, con un ambulatorio dedicato alle dislipidemie presso l’Ospedale Pertini. Ci auguriamo che questa iniziativa possa contribuire a ridurre in modo significativo il tasso di ospedalizzazione e di mortalità causato dalle malattie cardiovascolari sul nostro territorio”.
Secondo quanto stimato nell’ambito dell’analisi svolta, il miglioramento del follow-up dei soggetti a rischio alto e molto alto potrebbe ridurre la mortalità ospedaliera fino a 7 punti percentuali[iii], oltre che ridurre la degenza ospedaliera da 11 a 6 giorni, permettendo di ottimizzare l’uso delle risorse del SSN anche a beneficio delle liste d’attesa.
“Come azienda, impegnata a contrastare le malattie cardiovascolari, siamo orgogliosi di avere avuto l’opportunità di mettere le nostre competenze al servizio della ASL Roma 2, per collaborare a questo importante progetto, volto a ridurre il pesante impatto delle dislipidemie sul territorio. – afferma Valentino Confalone, Amministratore Delegato di Novartis Italia – I risultati emersi non lasciano dubbi sull’emergenza sanitaria rappresentata dalle malattie cardiovascolari e sul valore di interventi mirati di follow-up sulla popolazione a rischio elevato. Ci auguriamo che questo progetto possa rappresentare un esempio virtuoso anche per altre realtà dove le malattie cardiovascolari mettono a rischio la salute delle persone e dell’intera società”.
Questa collaborazione si aggiunge a quella già in corso nell’ambito cardiovascolare in Toscana, Campania, Sicilia, Piemonte e rientra nell’impegno di Novartis ad agire come partner di tutti gli attori del sistema salute, per favorire nuovi modelli di medicina basata sul valore, che permettano di rispondere a sfide sanitarie complesse attraverso l’attivazione sinergica del binomio tra innovazione e sostenibilità, per garantire anche in futuro la piena realizzazione del diritto alla salute.
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- [i] Stratificazione effettuata sulla base delle linee guida ESC/EAS 2019. I dati della stratificazione sono consultabili dal personale dell’ASL Roma 2 tramite una dashboard di Business Intelligence, che permette di comprendere il fabbisogno assistenziale e il burden sul SSN dei soggetti dislipidemici.
- [ii] Dati Istat: estrazione febbraio 2025
- [iii] Analisi del burden dei pazienti a rischio alto svolta dal Gruppo di Lavoro sulle dislipidemie dell’ASL Roma 2 in collaborazione con Novartis: i soggetti a rischio alto e molto alto che sono trattati farmacologicamente e aderenti alla terapia presentano una mortalità ospedaliera più bassa rispetto a coloro che non sono trattati (2,1% VS 9,3%).