Al via a Roma il 46° congresso della Società Italiana di Medicina Estetica, l’edizione ‘record’ dell’assise della SIME: il più alto numero di iscritti e partecipanti, incredibile presenza di medici estetici stranieri

‘Healthspan versus Lifespan’: è questo il titolo, emblematico, del 46° congresso della Società Italiana di Medicina Estetica Sime – come sempre insieme al 23° dell’Accademia Italiana di Medicina
Anti-Aging – che, come spiega il presidente della SIME Emanuele Bartoletti “indica il tema centrale del congresso che quest’anno festeggia i 50anni della SIME, il fatto che siamo in un periodo storico in cui la vita si è allungata, ma nel quale è ora necessario lavorare sulla qualità di questa vita, altrimenti è inutile che si allunghi più di tanto”.

E la medicina estetica, insieme alla medicina anti-aging, è centrale in questa ricerca del benessere psico-fisico del paziente, anche – se non soprattutto – se ‘avanti’ negli anni.
“Centrale in questo impegno è sicuramente la prevenzione – continua Bartoletti – perché ci permette di affrontare al meglio l’ineluttabile passare degli anni.

E in questo, ovviamente, la fa da padrona la medicina anti-aging, sempre al fianco della medicina estetica nella pratica quotidiana come nel nostro congresso”.

Si parlerà dell’approccio alla correzione dei difetti estetici della tempia e della regione mandibolare – del terzo inferiore del volto, quindi – e della parte superiore del collo.

“Ma al congresso parleremo anche dell’utilizzo dei fili di sospensione in aree insolite – quali il sopracciglio, il naso e una parte particolare del bordo mandibolare – e dell’uso dei bio-ristrutturanti, categoria di prodotti che sta riscuotendo molto successo.

Presenteremo tutti i nuovi fili di trazione presentati sul mercato negli ultimi tempi, valutandone luogo di provenienza e produzione, che rimangono la base per la ‘credibilità’ di un prodotto”.

“Altro tema, sul quale cercheremo di fare chiarezza, è la pre-juvenation – sottolinea il presidente SIME – termine abusato in questi ultimi anni e che temo si usi per giustificare interventi e terapie di medicina estetica su soggetti troppo giovani.

Parleremo poi di décolleté, seno, mani, dita e unghie, zone spesso dimenticate ma che sono importantissime perché ci si concentra troppo sul volto mentre sono questi ultimi quelli che dichiarano la vera età della paziente”.

Al congresso si parlerà anche di medicina estetica al maschile, “di come mantenere i lineamenti ‘da uomo’, perché purtroppo spesso e volentieri assistiamo a delle ‘femminilizzazioni’ del volto maschile che invece ha caratteristiche completamente diverse da quello femminile”.

E saranno presentate al congresso innovazioni tecnologiche e medical device che entreranno nel mercato solo a fronte di un altissimo livello di sperimentazione scientifica.

“Senza dimenticare il nostro impegno nel sociale – conclude Bartoletti – un connubio tra medicina estetica e oncologia: abbiamo infatti siglato un accordo con la LILT per cui alcuni nostri soci si rendono disponibili a titolo assolutamente gratuito, a fornire consulenze a pazienti oncologici, su prevenzione delle possibili complicanze da chemio e radioterapia”

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