TRIENNIO 2020-2023: I PROGRAMMI DI FEDERFARMA E SUNIFAR

Marco Cossolo

Le priorità di Federfarma

Questo secondo mandato si apre in uno scenario veramente singolare, inimmaginabile fino a pochi mesi fa, afferma Marco Cossolo, confermato alla presidenza di Federfarma per il triennio 2020-2023. Abbiamo davanti delle sfide importanti, in uno scenario economico e sociale inedito e veramente difficile a seguito dell’emergenza sanitaria scatenata dalla diffusione del coronavirus. Ringrazio i colleghi che hanno confermato la fiducia nel mio operato e mi spronano ora, assieme a questa dirigenza, a continuare con impegno sempre maggiore per raggiungere gli obiettivi indispensabili allo sviluppo della farmacia.

Dopo la prima fase dell’emergenza legata al coronavirus, durante la quale le farmacie hanno reagito con prontezza, ripartiamo facendo tesoro dell’esperienza maturata in questi mesi. Sono state messe in atto pratiche che valorizzano il ruolo della farmacia sul territorio, a cominciare dalla distribuzione, attraverso le farmacie, di molti farmaci precedentemente distribuiti tramite le strutture pubbliche, e la dematerializzazione della ricetta. Ora si tratta di valorizzare questa esperienza, impegnandosi a far passare la dispensazione del farmaco dalla Diretta alla Dpc, secondo quanto previsto dall’emendamento Gemmato, con azioni concertate con tutta la nostra filiera, oltre che con la Fimmg e con le Associazioni dei cittadini e dei malati, in un percorso evolutivo da formalizzare poi nella nuova Convenzione. Il rientro in farmacia di tutti i farmaci è un obiettivo prioritario di Federfarma, perché la farmacia non può vivere, ne’ professionalmente, ne’ economicamente, senza farmaci. Federfarma continuerà a battersi affinché questa modalità di distribuzione si consolidi e diventi una prassi in tutte le Regioni, forte anche della soddisfazione manifestata dai cittadini e dalla parte pubblica in questi mesi. Federfarma solleciterà inoltre su tutto il territorio nazionale l’attuazione del fascicolo elettronico e del dossier farmaceutico, affinché la farmacia possa collaborare con il medico di medicina generale alla gestione del paziente cronico a al monitoraggio dell’aderenza alla terapia.

Garantire la sostenibilità economica della farmacia è un presupposto indispensabile non solo per la farmacia stessa, ma anche per l’efficienza del servizio farmaceutico nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. A tal fine obiettivo prioritario di Federfarma è portare a compimento la nuova remunerazione e rinnovare la Convenzione: ambedue sono strumenti imprescindibili per assicurare la salute della farmacia e, di conseguenza, quella dei cittadini.

La pandemia non ha certo fermato Federfarma, che ha continuato a lavorare, cosi come hanno lavorato, duramente, tutte le farmacie. Per forza di cose, però alcuni processi, come l’attuazione della sperimentazione della farmacia dei servizi, hanno subito forti rallentamenti. Ora si riprende il discorso e Federfarma ha già ripreso i contatti con le istituzioni interessate per una rapida attuazione dei nuovi servizi in farmacia. E’ questa la direzione giusta affinché l’assistenza sanitaria sia sempre più diffusa sul territorio, riservando gli ospedali ai malati con acuzie, come previsto da vari provvedimenti, rimasti ancora sulla carta, e condiviso da ampia parte dell’opinione pubblica. Anche la pandemia ha confermato la necessità di rafforzare la sanità sul territorio. In quest’ottica, sempre facendo leva sulla capillarità che le contraddistingue, le farmacie potranno essere coinvolte nelle attività di prevenzione della diffusione del virus (effettuazione di test e screening di prevenzione) e di supporto ai pazienti colpiti da Covid-19 trattati in regime di assistenza domiciliare (consegna di medicinali e altri presidi e verifica dell’andamento delle terapie, a supporto dei medici).

Questi in sintesi i punti del programma di Federfarma:

Prevenzione e supporto al Ssn – Va creato, in cooperazione con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, il presidio territoriale dell’assistenza sanitaria, come pure vanno offerti programmi di screening sulle patologie croniche di maggior rilevanza. Vanno promosse iniziative di somministrazione di vaccini in cui la farmacia sia anche il punto di consegna dei vaccini ai medici di medicina generale.

Controllo, raccolta dati e segnalazione – La farmacia può collaborare all’ampliamento dei programmi rivolti ai soggetti sottoposti al tampone Covid, sulla base di specifici protocolli e, più in generale, può collaborare a somministrare test di massa per la rilevazione di specifiche patologie e tracciare i dati relativi a tali test.

Gestione dei malati Covid – Oltre alla distribuzione in Dpc dei farmaci solitamente in regime di distribuzione diretta e alle consegne domiciliari, i farmacisti possono offrire attività di teleconsulto, noleggio dei dispositivi di monitoraggio, prestazioni di telemedicina, presa in carico del paziente in fase di post-ricovero.

Nuove risorse per il Ssn – E’ necessario riprendere subito le trattative per la nuova remunerazione, che è l’unico strumento in grado di portare risorse immediate e significative, indispensabili alla sostenibilità della rete. Queste nuove risorse del Ssn possono permettere di finanziare le attività di supporto della farmacia.

Impatto Covid sul mercato – Va elaborato un nuovo layout per l’approccio al cliente e un nuovo modello relazionale, utilizzando gli strumenti di messaggistica e teleconsulto. Vanno anche individuate nuove metodiche di vendita online, che siano accessibili a tutte le farmacie.

Capitale in Farmacia – È il momento per ottenere, grazie al ruolo conquistato dalle farmacie sul campo durante la pandemia, una revisione delle norme sull’ingresso del capitale, affinché, per esempio, il controllo diretto o indiretto non superi il 5% delle farmacie esistenti nel territorio comunale con unica Asl (oppure nel territorio dell’Asl se il Comune ha più Asl) e comunque non più del 5% sull’intero territorio nazionale. Vanno poi rivedute le norme sulle incompatibilità.

Parafarmacie – Le proposte Federfarma per la soluzione di questo annoso problema riguardano sia il blocco nel rilascio di nuovi codici univoci, sia la possibilità di distribuire confezioni starter di Otc senza farmacista nei supermercati. Vanno poi individuati i farmacisti titolari di parafarmacia non in conflitto di interesse (titolari o soci di farmacia), ai quali riservare le sedi di nuova istituzione e non assegnate dal concorso Monti. Occorre inoltre individuare nuovi possibili sbocchi occupazionali.

Ccnl – Il rinnovo del Contratto dei collaboratori rientra tra le priorità di Federfarma, ma necessariamente dovrà seguire il rinnovo della Convenzione e l’accordo sulla nuova remunerazione.

Comunicazione – Federfarma intende dare nuovo spazio alle attività di comunicazione valorizzando il proprio operato, e quello delle farmacie. Si tratta, quindi, di agire in partnership con gli stakeholder e i decisori e di aiutare la professione a realizzare un modello di farmacia incentrato sulla relazione con il cittadino.

Società Partecipate – Federfarma intende valorizzare il ruolo delle società partecipate e controllate: Credifarma sta crescendo anche grazie alla fusione con Farbanca; Promofarma continua a sviluppare nuovi e utili servizi digitali, per favorire l’interazione tra farmacia, Mmg e paziente; Promofarma Sviluppo, con la vittoria della gara pubblica in Toscana, dimostra come sia possibile calmierare il settore Dpc; Sistema Farmacia Italia continuerà con esperienze significative e proficue.

Il programma Sunifar

Nel triennio 2020-2023 il Sunifar intende procedere in un cammino che tenga conto dei nuovi contesti delineatisi, afferma il neoeletto presidente Giovanni Petrosillo. La base di partenza è la corretta analisi dei punti di debolezza del sistema farmacia rurale: riduzione della spesa convenzionata con il Ssn, carenza dei servizi essenziali (legati a fenomeni come la desertificazione e la mancanza di strutture e servizi sanitari), scarso potere di negoziazione dei titolari rurali sia nella fornitura di farmaci, sia per quanta riguarda carenze e indisponibilità, oneri di gestione per servizi e digitalizzazione della farmacia, che ricadono sul singolo titolare. Allo stesso tempo bisogna considerare i molti punti di forza della ruralità, sia come primo filtro di accesso ai servizi Ssn, sia come supporto concreto che compensa la lontananza di altre strutture del Ssn.

La farmacia rurale diffonde capillarmente assistenza, informazione e prevenzione ed è anche spesso il primo presidio di pronto soccorso del cittadino. È uno dei pilastri del sistema di protezione sociale. Lo confermano i numeri: 6.700 le farmacie rurali (media di abitanti per farmacia 1.493), 4.200 le rurali sussidiate fino a 3.000 abitanti (con una media di 1.190 abitanti per farmacia), altre 2.000 quelle sussidiate fino a 1.500 abitanti (1.000 abitanti per farmacia). Le nostre farmacie garantiscono la capillarità grazie alla Pianta organica e sono la prova vivente per smentire la smania di liberalizzazione del settore.

La pandemia Covid-19 ha confermato il ruolo fondamentale svolto dalla farmacia rurale al servizio della popolazione. Questa esperienza deve necessariamente far cambiare l’approccio della politica e dei decisori nei confronti della ruralità. La competitività va affrontata con nuovi strumenti, affinché le farmacie possano essere un punto efficace di prevenzione e essere tra gli attori principali nel monitoraggio dei pazienti nella fase postemergenziale.

Il Sunifar prenderà parte a diversi tavoli negoziali per proseguire nel cammino già avviato: nuova remunerazione, rinnovo della Convenzione (in cui si dovrà chiedere il servizio di guardia farmaceutica), distribuzione in DPC dei farmaci della diretta, detassazione dell’indennità di residenza, continuazione del dialogo con l’Enpaf e rafforzamento della solidarietà interna a favore dei titolari rurali, sperimentazione della farmacia dei servizi.

Molte anche le nuove sfide da affrontare: anzitutto, il dialogo con la distribuzione del farmaco, per condividere regole che non penalizzino il servizio effettuato alle farmacie rurali e a quelle piccole, siglando successivamente accordi con enti e stakeholder per individuare soluzioni capaci di fronteggiare carenze e indisponibilità di medicinali. Altro nodo è la veterinaria, perché il ruolo della farmacia deve essere centrale nella dispensazione dei farmaci veterinari.

Importante poi il confronto all’interno della categoria e con le istituzioni e le associazioni, specie dei piccoli Comuni e delle aree montane, per risolvere i problemi e le necessità di assistenza primaria e farmaceutica della popolazione. Le nuove opportunità di valorizzazione del ruolo delle farmacie rurali non mancano: presa in carico del paziente, accesso personalizzato ai farmaci, collaborazione con i medici per l’erogazione dei servizi, ruolo cruciale del farmacista nell’aderenza terapeutica.

Il neopresidente Petrosillo sottolinea che “Il Sunifar è Federfarma e Federfarma è il Sunifar”: si deve lavorare in sinergia con l’obiettivo ultimo di valorizzare l’intera rete delle farmacie, dando risposte anche alle specifiche necessità delle rurali, non con gestioni separate o parallele, ma in perfetta sincronia, perché solamente così si riusciranno a ottenere i traguardi a cui insieme, Federfarma e Sunifar, aspirano nel futuro.

Roberto Tobia confermato segretario nazionale

A seguito delle assegnazione delle cariche (v scheda a seguire) Roberto Tobia è stato confermato segretario nazionale. “La pandemia ha confermato che la farmacia è un presidio sanitario essenziale e che deve essere strettamente connessa con gli altri attori del sistema per dare ai cittadini un’ assistenza sanitaria efficiente sul territorio. Innovazione e digitalizzazione sono alla base dell’ampliamento dei servizi che possono essere erogati attraverso le farmacie. Si tratta di creare una rete di protezione per i cittadini, soprattutto per i soggetti fragili che vedono nella farmacia la prima frontiera a cui rivolgersi. Questo comporterà un vantaggio non solo per i malati e le loro famiglie, ma anche per l’organizzazione e la sostenibilità economica del servizio sanitario. Federfarma è pronta ad accompagnare la farmacia in un processo di cambiamento che, causa epidemia, diventa necessariamente più veloce per la Sanità e più in generale per tutto il Paese.”

I risultati delle votazioni dell’Assemblea (11 giugno 2020)

Questi i risultati delle votazioni in via elettronica tenutesi in occasione delle Assemblee elettive di Federfarma e Federfarma-Sunifar, riunitesi congiuntamente in forma telematica l’11 giugno.

Presidente Federfarma: Marco Cossolo

Presidente Federfarma-Sunifar: Giovanni Petrosillo

Componenti urbani del Consiglio di Presidenza:

Roberto Tobia

Clara Mottinelli

Antonio Guerricchio

Achille Gallina Toschi

Alfredo Procaccini

Michele Pellegrini Calace

componenti rurali del Consiglio di Presidenza

Daniele Dani

Renato Usai

Claudia Pietropoli

Nomine del presidente Federfarma e del presidente Sunifar

Il presidente nazionale di Federfarma ha provveduto alle seguenti nomine:

Vicepresidente vicario: Alfredo Procaccini;

Segretario nazionale: Roberto Tobia;

Tesoriere: Michele Pellegrini Calace.

Analogamente il presidente del Sunifar ha provveduto alle seguenti nomine:

Vicepresidente del Sunifar: Daniele Dani;

Segretario del Sunifar: Renato Usai.

Lascia un commento

Clicca qui per tornare alla pagina precedente