È un successo il concorso “People in mind”: quasi 700 opere ci raccontano cosa vuol dire ‘avere a mente’ le persone che soffrono di disturbi mentali

  • Nella residenza dell’Ambasciatore Danese a Roma, si è svolta oggi la cerimonia di premiazione del concorso di arti grafiche ‘People in mind’, nato con l’obiettivo di combattere, attraverso l’arte, lo stigma e i pregiudizi ancora esistenti nei confronti delle persone affette da disturbi mentali.
  • L’iniziativa è stata voluta e organizzata da Lundbeck Italia, azienda farmaceutica che da 25 anni nel nostro Paese, e da 105 anni nel mondo, è impegnata nell’ambito delle patologie del sistema nervoso, affinché ogni persona possa tornare a vivere al meglio.
  • Assegnati i primi tre premi a opere di pittura che hanno interpretato al meglio lo spirito del contest, insieme a cinque riconoscimenti speciali fuori concorso. 25 le opere esposte, ma è già in programma, per il 2020, una mostra itinerante con le 100 opere finaliste.

 

Roma, 3 dicembre 2019 – Sono tre opere di pittura le vincitrici del concorso di arti grafiche “People in mind”, nato per raccontare – come rivela il nome stesso del contest – cosa vuol dire “avere a mente” le persone affette da malattie mentali. In tantissimi, da tutta Italia, hanno aderito all’iniziativa, voluta e organizzata da Lundbeck Italia, azienda farmaceutica che mette al centro del suo lavoro quotidiano la persona con disturbi mentali affinché ognuna possa vivere la sua vita al meglio.
Quasi 700 (690 per l’esattezza) le opere in concorso, le prime 25 esposte oggi a Roma, nella sede della premiazione: ciascun autore ha saputo esprimere la propria percezione della persona che soffre a causa di un disturbo mentale ed è riuscito a raccontarlo attraverso l’arte.

Questa mattina, a Roma, nella Residenza dell’Ambasciatore di Danimarca Erik Vilstrup Lorenzen, si è tenuta la cerimonia di premiazione: l’opera vincitrice è “Abbraccio della mente”; secondo posto assegnato a “SpecialMenteBelli”, terzo posto a “Insieme”: tutte le opere sono visionabili sul sito www.concorsopeopleinmind.it e sui canali social di Lundbeck Italia. Sono stati inoltre conferiti alcuni premi speciali fuori concorso al miglior disegno (dal titolo “Blindness”), al miglior fumetto in concorso (intitolato “Facile, come bere un caffè!”) e all’opera che ha ricevuto il maggior numero di like sul sito del contest (Titolo: “Come uscirne? Ho paura”).
Due riconoscimenti speciali fuori concorso sono stati infine assegnati a un’associazione e a una persona fisica che si sono distinti per aver messo al centro la salute della persona. I premiati sono Progetto Itaca, associazione che promuove programmi di informazione, prevenzione, supporto e riabilitazione per le persone affette da disturbi che riguardano la salute mentale e che si è distinta “per aver messo al centro delle sue attività le persone con disturbi mentali” e il dottor Claudio D’Amario, attuale Direttore Generale Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, “per essersi distinto nell’aver messo al centro delle Sue attività la salute delle persone con disturbi mentali”.

Le 690 opere in concorso sono così suddivise: 332 disegni, 50 opere di fumetto e 308 di pittura; i partecipanti hanno aderito da tutta Italia, in particolare da Lombardia (136), Lazio (82) e Puglia (70) e hanno un’età media di 43 anni. Di tutte le opere, circa 200 sono state presentate in rappresentanza di associazioni, centri di salute mentale e di altre realtà di assistenza e di cura.

L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del World Mental Health Day e ha avuto il sostegno di Fondazione ONDA, l’Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che da anni affianca numerosi progetti che affrontano stigma, paure e pregiudizi legati a malattie psichiche, di Progetto Itaca e delle principali società scientifiche: SINPF (Società Italiana di Neuropsicofarmacologia), SIP (Società Italiana di Psichiatria) e SIP giovani, SIPS (Società Italiana di Psichiatria Sociale) e SOPSI (Società Italiana di Psicopatologia) e la Royal Danish Embassy, che ha ospitato la cerimonia di premiazione.

Tutti i contributi artistici sono stati validati, valutati e selezionati da una giuria tecnica composta da rappresentanti delle principali società scientifiche, da un rappresentante di Onda, da un esperto d’arte e da un rappresentante di Lundbeck Italia.
Il giudizio sulle opere è stato unanime: gli autori hanno saputo interpretare e raccontare, in modo differente ma con grande intensità, cosa vuol dire vivere, oggi, con un disturbo mentale o stare accanto a una persona che ne soffre; tutte le opere condividono la richiesta comune di “guardare oltre il pregiudizio e gli stereotipi” e di valutare ciascuno per la sua unicità di individuo.

Da 25 anni in Italia ci dedichiamo instancabilmente a migliorare la vita delle persone con disturbi mentali, persone che sono quotidianamente condizionate non solo dalla malattia ma anche dallo stigma e dai pregiudiziinterviene Tiziana Mele, Ad di Lundbeck Italia -. Abbiamo lanciato questo contest perché volevamo che più persone possibili iniziassero a domandarsi cosa vuol dire vivere con un disturbo mentale e cosa vuol dire vivere con lo stigma ad esso associato. La risposta che abbiamo ricevuto con più di 800 candidature e quasi 700 opere ammesse è stata sorprendente. Ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta e che dobbiamo continuare a parlare delle patologie mentali e a coinvolgere le persone attraverso l’empatia che anche l’arte può creare”.
“Questo percorso – conclude Tiziana Mele – è reso possibile grazie al sostegno delle associazioni e Società Scientifiche, che ringrazio per il supporto fornito al concorso. Solo insieme si può fare cultura e migliorare la vita delle persone con disturbi mentali”. 

Con grande piacere e onore ospitiamo oggi l’evento di premiazione organizzato con Lundbeck Italiacommenta infine l’Ambasciatore Danese Erik Vilstrup Lorenzen -: non solo perché siamo fieri di come Lundbeck, realtà danese presente da 25 anni in Italia, lavora ogni giorno per migliorare la vita delle persone che soffrono di disturbi del sistema nervoso, ma anche perché condividiamo la necessità di lottare contro lo stigma e i pregiudizi che avvolgono le persone con disturbi mentali e crediamo che l’arte sia la modalità migliore per farlo”.

Le opere, da ammirare sia per il livello artistico sia per il messaggio forte che trasmettono, sono visibili sul sito del contest e saranno oggetto, nel 2020, di una mostra itinerante per raccontare, in Italia e non solo, cosa significa ‘avere a mente’ le persone che soffrono di disturbi mentali; verranno poi vendute e il ricavato donato in beneficienza ad associazioni che si dedicano alle persone con disturbi mentali.

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